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sabato 16 febbraio 2013

Persone, tempo






Oggi sono di poche parole: sono tante persone, tante teste e pensieri, che cercano di muoversi all'unisono, o quasi.

mercoledì 16 gennaio 2013

Spazi, interazioni

Come al solito non aggiorno il blog da parecchio.
Fortunatamente è perchè si lavora e il tempo è poco: in qualche modo mi sento giustificato.

Ad ogni modo, recentemente ho avuto la possibilità di visitare il World Press Photo a Napoli, presso il monastero di S. Chiara.
Non sono andato lì con l'intenzione di fotografare, ma - siccome non si sa mai - ho portato con me la macchinetta.

Aggirandomi negli ambienti in cui si teneva la mostra ho avuto una forte percezione di "spazio": non tanto a livello dimensionale, quanto piuttosto di una zona che rappresenta una sorta di interazione tra elementi umani (persone, volti, sguardi, azioni) con una struttura statica, oggettiva, che a tratti conteneva delle immagini (le foto in mostra) raffiguranti a loro volta altre persone, volti, azioni e situazioni.












Personalmente l'ho percepita come un'interazione qualcosa di esistente, di corporeo, ciò che è mobile, con l'immagine e la rappresentazione di altrettanta esistenza.

giovedì 11 ottobre 2012

Frangenti e punti di vista

Altra pausa, tra un lavoro ed un altro. ..
Il mio problema, credo, è che sui lavori commissionati tendo a essere perfezionista.
Sviluppo, provini, lavorazione, ripensamenti, nuovi provini, eccetera. Fino a che non mi esaurisco e pubblico o consegno il lavoro.
Solitamente non ritardo, almeno.
Mia moglie si lamenta perché non sono mai soddisfatto (e per la pancetta, come ho detto l'altra volta) e anche se sono sicuro che abbia ragione sono testardo e persevero.

Al contrario, per le "mie" foto (quelle che scatto per me, cioè) non sono affatto un fanatico della qualità grafica o dei dettagli, anzi molto spesso mi piace lavorare a pellicola con immagini con neri bucati, bianchi bruciati e ogni genere di cosa che gli odierni "manuali di fotografia digitale" fanno passare per bestemmia.




Soprassedendo sulla qualità in se stessa però, credo si possano considerare altri aspetti dell'immagine, come le sensazioni che ti da quando la guardi, ciò che ti comunica e le idee che ti ispira.

A volte, nel tentativo di trovare una prospettiva diversa (in senso lato), la cerco nelle immagini.


Tempo permettendo, vorrei recuperare questa "ricerca di prospettiva" (che mi ha fatto produrre sono alcune foto, ma vorrei realizzarne molte altre).

Appena le acque si calmeranno un po', se cercate mi ritroverete in giro per la città con la macchinetta al collo. Magari questa domenica... Vediamo, vediamo.


:)

mercoledì 19 settembre 2012

Torno a scrivere dopo un periodo di lavoro che non mi ha dato alcun tempo libero.

Tirare il fiato ogni tanto serve, specialmente quando creare immagini su commissione diventa pesante e forzoso. Ovviamente è il mio lavoro, ma avverto spesso quell'impulso - che sto cercando di arginare per senso di responsabilità - di andare in giro con la macchina al collo, e scattare foto.
E il tempo?
Mi si rimprovera che ho la pancetta e che dovrei trovare anche il tempo per fare un po' di corsa (e, voglio precisare, correre con la macchina fotografica al collo fa parecchio male al torace... se va bene).


 Mi piacerebbe fermarmi in un angolo, piantare la macchina fotografica, scattare e dopo un po' di tempo scattare ancora sullo stesso fotogramma.

Catturare più di un istante di tempo e aggiungerlo allo spazio e alla composizione.
Ottenere foto con una dimensione in più.










In realtà ho già fatto qualcosa del genere in passato, solo che vorrei avere del tempo per farne un lavoro più sistematico.

Ci penserò, è una delle tante cose che sto annotando qui anche per non dimenticarle.

mercoledì 5 settembre 2012

ma... Un blog?

Non avevo mai avuto prima la necessità di scrivere su un blog.
Di fotografare sì, ma di scrivere no davvero.

A volte commento o propongo articoli su facebook o su twitter che hanno come tema la fotografia o l'espressione in generale.
Spesso mi accorgo di scrivere risposte lunghe e articolate, o - come a volte mia moglie le definisce quando le legge - dei "mattoni pesantissimi". Amo mia moglie, e lo sa bene.

Se twitter in questo caso non può fare testo con i suoi centoquaranta caratteri, probabilmente neppure per facebook va bene, perché chi legge è abituato alla velocità, a concetti singoli e a brevi considerazioni. Mi piace.
Anzi a me piace così così, magari a volte c'è la necessità di trattare un argomento in modo più complesso, o ci sono delle considerazioni in più. Senza mettere e togliere amicizie se qualcuno la pensa diversamente da te.

Mi farebbe piacere che chi mi segue in ambito fotografico commenti con ciò che pensa, educatamente per carità, ma senza tutti i problemi "sociali" che ci impone il vivere comune sulla rete.

Ogni tanto inserirò qualche immagine che scatto per me stesso, non quelle lavorative e "mainstream" che si trovano sul sito principale www.guidocauli.com; per carità, mi piacciono molto, è il mio lavoro e ci metto l'impegno.
Ma a volte ci sono delle fotografie che, quando le scatti e le vedi sviluppate, tolgono un anello alle tue catene.

Magari non è così per gli altri ma lo è per me: quindi vi proporrò qualcosa, di tanto in tanto. Chissà se un sentimento del genere è condivisibile, sarà un esperimento.

Inizio con una foto abbastanza recente, scattata durante un momento di riflessione abbastanza serio sulla mia attività di fotografo professionista.

Intorno, I
Intorno, I : ciò che ho visto un pomeriggio dal mio studio nel Borgo Antico.
Come altre volte mi è accaduto, l'ho scattata d'impulso mentre mi riposavo qualche minuto sul piccolo balcone al secondo piano della nostra palazzina.
Apprezzo molto le nuances del blu e il bilanciamento al tungsteno, anche fotografando a pellicola. Mi danno un senso di riposo e di distacco specialmente assieme alle nuvole. Poco o nessun manuale di fotografia (ci mancherebbe), bidimensionale e un po'schematica come piace a me.
Probabilmente l'ho scattata per bisogno di relax...